Per molte donne maternità fa rima con fragilità e l'evento della nascita, nonostante il senso comune lo dipinga come felice e sereno in senso assoluto, diventa invece un momento critico della propria esistenza.
Ad esempio, sapevate che il 67% delle neo mamme lamentano difficoltà di accudimento e di interazione col proprio figlio? Si chiama "baby blues" ed è uno stato che caratterizza il post parto con frequenti manifestazioni di malessere psico emotivo: umore calante, facilità al pianto, irritabilità, senso di inadeguatezza, ecc.
In questi casi sarebbe bene limitare giudizi sterili o sensi di colpa e tenere in mente che genitori si diventa, non è un ruolo determinato dal solo fatto di poter generare!
La maternità è una relazione e come tale necessita di tempo, cure, attenzione, ascolto.
La maternità è un legame che non è dato a priori ma si crea nell'interazione, nello scambio, nella comunicazione, nell'incrocio di sguardi che giorno dopo giorno si riconoscono, come madre e come figlio.
Quando il post parto è un'emozione destabilizzante vale la pena accantonare il senso di colpa e la vergogna. Lo psicologo in questi casi può essere di aiuto, facilitando la nascente relazione individuandone punti di forza e criticità.
Non c'è vergogna nel chiedere aiuto, non c'è vergogna nelle emozioni, né tanto meno nello stato d'animo!
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